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l'altra domenica al parco sociale |
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Una
domenica mattina gli abitanti del quartiere si
riuniscono per discutere insieme sulla situazione dei
parchi pubblici |
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La recente iniziativa
dell'Assessore all'Ambiente Rino Nasti di organizzare alcune “Domeniche
nei parchi”, con la conclamata volontà di valorizzarli in quanto luoghi
di aggregazione “riconoscibili ed accessibili in ogni periodo
dell'anno”, offre l'occasione per proporre alcuni spunti di riflessione
sull'attuale stato di salute degli spazi verdi nell'area del centro
storico. In una zona il cui bisogno di “verde” è direttamente
proporzionale alla congestione e densità abitativa e alla quantità
esorbitanti di polveri sottili presenti nell'aria, la L'ALTRA“latitanza”
mostrata dall'Amministrazione nell'affrontare i problemi in sospeso
risulta ancora più ingiustificabile e rende legittima la richiesta di un
immediato passaggio della gestione di questi parchi, unitamente a tutto
il personale addetto, alla municipalità competente, nella speranza di un
controllo più stringente da parte della cittadinanza e, finalmente, di
un'inversione di rotta. E' oltremodo preoccupante infatti che da più
parti si senta parlare del passaggio del Parco dei Quartieri Spagnoli
all'Università, mentre il Parco Viviani sembra da parte sua bisognoso di
interventi urgenti di manutenzione che al momento non sono affatto
programmati. Un caso particolarmente significativo è poi quello del
Parco Ventaglieri, il cui anfiteatro è stato recentemente definito dal
giornalista Curzio Maltese “uno dei luoghi più magici della città”. Qui
un gruppo di organismi ha dato vita al “Coordinamento Parco Sociale
Ventaglieri” che nel corso di questi anni ha portato avanti pratiche
fattive di coinvolgimento della cittadinanza nello spazio verde,
organizzando laboratori con bambini e ragazzi del quartiere, spettacoli
teatrali per grandi e piccoli, momenti di musica e poesia, supporto
scolastico per “i più deboli”, attività sportive e ludiche, un
bellissimo e coinvolgente Carnevale, e tanto altro ancora; con la
volontà di dialogare e collaborare con l'amministrazione cittadina nella
gestione del luogo. Un decreto sindacale nell'aprile del 2006 d'altra
parte aveva recepito questa istanza di democrazia partecipativa
istituendo un Comitato di gestione del Parco con la presenza
dell'Assessore all'Ambiente, dei servizi preposti alla gestione dei
luoghi, del Presidente della II Municipalità e del Coordinamento. Si
erano così venute a creare tutte le condizioni per una riqualificazione
fattiva di questo spazio pubblico. Alla prova dei fatti, però,
l'Amministrazione cittadina, in questo lasso di tempo, non è sembrata un
interlocutore particolarmente attento e disponibile alla realizzazione
di questo tipo di progetto, rinunciando tra l'altro a svolgere la sua
precisa funzione: le richieste di manutenzione del Parco sono state
puntualmente disattese e il Comitato di gestione, che si sarebbe dovuto
riunire con ritmo mensile, è stato di fatto “congelato” per vari mesi;
ma soprattutto, quando si è riunito, non ha mai preso decisioni in grado
di trasformarsi in atti concreti. E' indubitabile come in questo caso
l'attuale Amministrazione non sia riuscita a riconoscere l'importanza di
alcune preziose risorse presenti sul territorio: strutture e persone
che, in questi mesi, modestamente, dal basso, hanno cercato realmente di
fare sì che i parchi diventino luoghi di aggregazione “riconoscibili ed
accessibili in ogni periodo dell'anno”.
In questo contesto le
“Domeniche nei parchi” rischiano di diventare il classico “pannicello
caldo” messo a coprire un vuoto di progettualità a cui va risposto in
primo luogo riprendendo un monitoraggio attento e minuzioso di tutti gli
spazi verdi presenti in città, che vanno difesi e salvaguardati a
partire dalla loro specificità “pubblica”, sostenuta oggi soprattutto
dall'impegno dei diversi “gruppi di base” esistenti in città. Senza
dimenticarsi poi che l'attenzione per il verde è necessaria in tutti i
giorni dell'anno, e questo significa prima di tutto aumentare i fondi
stanziati per la manutenzione ordinaria. In conclusione non possiamo che
esprimere l'auspicio che questa Amministrazione trovi finalmente il
coraggio di sperimentare modi diversi e innovativi di governo dei
luoghi, accettando quella partecipazione che, nella nostra città, tutti
dicono di volere ma, chissà perchè?, nessuno ama mettere realmente in
pratica.
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